Giugno 28, 2019

Le sfide della viabilità: il Brennero e il Gran Sasso

La viabilità dei principali punti di snodo stradali nazionali e internazionali è fondamentale per il settore dell’autotrasporto italiano: la capillarità della rete è proprio uno dei punti forti della spedizione su gomma e richiede una particolare cura da parte di enti e organizzazioni, statali e non, per mantenere un’infrastruttura efficiente e offrire a tutti gli autoveicoli un viaggio ad andatura sostenuta e regolare.

Certamente un servizio di trasporto di qualità può far fronte anche a situazioni difficili: la competenza e l’esperienza di Rota Trasporti permettono di identificare soluzioni e percorsi alternativi per aggirare problematiche infrastrutturali e mantenere la promessa fatta con il cliente, anche in situazioni di urgenza.

Tuttavia, alcuni problemi creano un acceso dibattito e forti preoccupazioni in tutto il settore.

Uno dei temi più caldi in questi ultimi mesi è sicuramente il Brennero, con l’Austria che vuole imporre in modo unilaterale un sistema di ‘dosaggi’ dei mezzi (contingentamento) fissando un tetto massimo al numero di tir e altri autoveicoli pesanti che passano il confine: non più di 300 ogni ora. Questo sistema è già stato adottato nel corso del 2018 e della prima metà del 2019 già suscitando rimostranze, ma il nuovo calendario proposto per il secondo semestre accende ulteriormente i toni, aumentano il numero dei giorni di contingentamento dei tir, da 27 a 32.

autotrasporto gomma
 

Le associazioni di categoria, Conftrasporto e Confcommercio, vedono questa misura come fortemente penalizzante per le società di autotrasporto italiane, memori di situazioni in giornate critiche che hanno portato a 20 chilometri di coda. Queste norme potrebbero essere ulteriori inasprite a partire dal 1° agosto di quest’anno, creando situazioni insostenibili per l’Italia, per la Germania e per tutta l’Europa, limitando drasticamente uno snodo importante tra Nord e Sud del continente come il Brennero, che vede il transito di 50 milioni di tonnellate di merci l’anno. È quindi in corso da settimane un braccio di ferro che vede da una parte Italia e Germania e dall’altra Austria, coinvolgendo anche il Commissariato Europeo ai Trasporti, che recentemente ha importato importanti risultati in ambito di concorrenza sleale.

Ma anche all’interno dei confini italiani stanno sorgendo nuove complicazioni sulla viabilità: il traforo del Gran Sasso. La Strada dei Parchi (Sdp), che gestisce quel tratto di A24, ha chiuso il passaggio dal 24 al 28 giugno ai mezzi pesanti per accertamenti sull’inquinamento delle falde acquifere nell’ambito di un’inchiesta che vede coinvolta SdP e l’Istituto nazionale di fisica nucleare, sito all’interno della montagna stessa. L’SdP avrebbe condotto lavori di manutenzione in condizioni di negligenza, causando una contaminazione di toluene.

Questa chiusura temporanea però potrebbe essere collegata anche ad altri motivi, ovvero alla sicurezza dell’autostrada stessa in caso di terremoto, con il Ministero che sta valutando varie soluzioni, dal rifacimento completo agli interventi correttivi: in mancanza di soluzioni definitive, vengono adottate misure precauzionali su 87 viadotti a rischio sismico, imponendo ai mezzi pesanti divieto di sosta e distanziamento di almeno 100 metri l’uno dall’altro.

La posta in gioco della partita è un importante punto di collegamento tra due parti dell’Italia e soprattutto la principale arteria comunicativa per le imprese abruzzesi.

Tenendo costantemente d’occhio l’evoluzione dell’infrastruttura stradale italiana e non, Rota Trasporti si assicura sempre che le merci dei suoi clienti arrivino puntuali alla meta: scopri di più contattandoci.

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