Trasporto su gomma: il Progetto 18
Nel settore dei trasporti c’è una sfida continua per bilanciare le esigenze di spedire la maggior quantità di merce possibili, le caratteristiche strutturali del veicolo che le accoglie e le necessità di sicurezza stradale nel far circolare un mezzo pesante ed ingombrante. Per far fronte a questo delicato equilibrio, progettisti e ingegneri svolgono operazioni di ricerca e sviluppo per trovare nuove idee ed i passi in avanti, anche quelli che sembrano i più piccoli, portano a grandi effetti.
Il Progetto 18 è un’iniziativa promossa da Anfia, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, per sperimentare soluzioni per portare l’allungamento degli autoarticolati dall’attuale standard di 16,50 metri a 18 metri, mantenendo invariate le altre caratteristiche del veicolo per garantirne ugualmente la sicurezza strutturale (aspetto critico è la massa sugli assi) e il rispetto delle normative di legge sul profilo di questi mezzi (in particolare la direttiva europea 96/53/CE).
Nel concreto è stato ripensato un semirimorchio più lungo di 1,3 metri, portando il traino ad un totale di 17,80 metri: per quanto questo allungamento sembra irrisorio, porta ad un impatto proporzionalmente molto più incisivo sul quantitativo di merci trasportabili, ovvero 10 metri cubi di volume aggiuntivi traducibili in sette tonnellate extra di carico utile. In questo modo si può ad esempio trasportare quasi lo stesso numero di euro-pallets di mezzi di dimensioni superiori ai 18 metri, oppure container da 48 piedi e due casse mobili da 7,45 m, facilitando l’intermodalità.
L’incremento dei volumi significa un maggiore quantitativo di beni spediti con un solo mezzo, con vantaggi economici per l’azienda di autotrasporto, per il cliente e per il mondo intero: si parla di una limitazione dei consumi del carburante e dell’abbattimento dell’anidride carbonica atmosferica fino al 10%, poiché nel lungo periodo si trasforma in un numero minore di mezzi in circolazione per lo stesso quantitativo di merce.
Dal 2009, la prima serie di mezzi sperimentali del Progetto 18 percorre le strade italiane e internazionali, raccogliendo preziosi dati sul campo per monitorare le performance dei mezzi e il loro impatto sulla viabilità e sulla sicurezza delle strade: ad oggi non sono stati rivelate particolari criticità per questi mezzi da quasi 18 metri, ottenendo quindi il via libera per procedere ad una diffusione esterna alle aziende aderenti ai test del Progetto 18.
Questi mezzi segnano quindi un passo importante per il trasporto su gomma, ad oggi ancora il metodo di spedizione merci più diffuso: con soli 1,3 metri aggiuntivi si ha un impatto ambientale non indifferente e si fanno circolare meno mezzi sulle strade con vantaggi per la circolazione e velocizzando le spedizioni stesse, senza compromettere la manovrabilità di questi autotreni da parte dei loro autisti.
È quindi molto importante tenere la mente aperta a nuove soluzioni di trasporto senza fossilizzarsi su quelle già esistenti, perché c’è sempre spazio per trovare nuove idee in grado di migliorare l’operatività aziendale, la soddisfazione del cliente, la viabilità stradale, i costi economici e le condizioni dell’ambiente che ci circonda.
Con questa mentalità, fin dal 1950 Rota Trasporti porta avanti la sua attività di trasporto su gomma per garantire sempre spedizioni puntuali condotte con la massima sicurezza e serietà: per saperne di più contattaci.
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