Il mercato dell’autotrasporto conto terzi, in Italia, nel 2023

Nel corso del 2023 ART, l’Autorità di regolazione dei trasporti, ha avviato un’indagine sui settori della logistica e dell’autotrasporto conto terzi per analizzare la struttura dei mercati e l’assetto regolamentare. In questo articolo esamineremo i dati più rilevanti emersi dall’indagine.

L’Italia, con un’economia fortemente orientata all’importazione di materie prime e all’esportazione di prodotti alimentari e macchinari (che, lo ricordiamo, nel 2021, hanno rappresentato il 30% del PIL), evidenzia l’importanza di un sistema logistico efficiente per il suo sviluppo economico.

Lo scenario nel quale ha avuto origine l’indagine.

Nel 2020 (secondo gli ultimi dati disponibili), il mercato della logistica per conto terzi ha raggiunto un valore di 50,7 miliardi di euro, pari al 43,6% del valore totale della logistica nel Paese, che ammonta a 116,4 miliardi di euro. Ma, nonostante l’aumento dell’importanza della logistica dovuto alla globalizzazione, al contesto pandemico e all’esternalizzazione del servizio, il settore non ha sempre ricevuto un adeguato riconoscimento. In particolare, dall’industria, che preferisce il modello di vendita franco fabbrica dove i costi di spedizione della merce sono a carico del compratore, lasciando a questi la scelta dei servizi di trasporto.

Scelta che – data la sua flessibilità e la sua capacità di effettuare i collegamenti anche di primo e ultimo miglio – si è rivolta prevalentemente al trasporto su strada. Coinvolgendo circa cinque milioni di imprese.

Un dato interessante: più grande non significa più redditizio

L’analisi di un campione rappresentativo di queste imprese dell’autotrasporto, iscritte all’Albo Autotrasporto con almeno un veicolo di massa superiore a 26 tonnellate e con dati finanziari disponibili per gli anni 2019-2021, ha rivelato bassi indici di correlazione tra i ricavi delle vendite e il numero di veicoli disponibili.

Questi dati suggeriscono che l’incremento dei ricavi non implica automaticamente un aumento proporzionale dei veicoli in dotazione, bensì ad una gestione più efficiente dei mezzi.

Gli altri dati rilevanti che sono emersi

• In Italia, il settore del trasporto merci su strada è regolamentato da una complessa stratificazione normativa che risale agli anni ’70.
  L’indagine suggerisce l’adozione di un Codice dei trasporti, simile a quello già esistente in altri paesi europei, che potrebbe includere l’obbligo di stipulare contratti di trasporto in forma scritta e digitalmente accessibili, migliorando la trasparenza e le dinamiche di mercato.
• L’attuale pratica della subvezione, prevalente tra le piccole imprese, risulta problematica, soprattutto per la mancanza di una forma contrattuale scritta che complica il rispetto delle normative comunitarie.
• Molte imprese iscritte all’Albo Autotrasporto non svolgono l’autotrasporto come attività principale e alcune non possiedono nemmeno veicoli per il trasporto di merci, il che solleva preoccupazioni sulla dispersione delle risorse e potenziali distorsioni di mercato.
• Recenti modifiche normative hanno escluso l’autotrasporto merci da alcune competenze regolatorie dell’Autorità. Questa attività regolatoria è tuttavia fondamentale per l’evoluzione del settore verso pratiche più sostenibili ed efficienti, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.
• Per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e il riequilibrio modale, è essenziale una regolazione coordinata e sinergica dei diversi settori del trasporto, rispettando le peculiarità di ciascun comparto. Questo approccio è cruciale per lo sviluppo sostenibile, multimodale e sinergico del sistema nazionale dei trasporti, in coerenza con gli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

L’impatto ecologico

L’industria logistica gioca un ruolo fondamentale nelle economie avanzate, specialmente nell’era dell’esternalizzazione dei processi produttivi e della globalizzazione dei mercati.

Questo settore, tuttavia, contribuisce significativamente all’impronta carbonica globale, con il trasporto su gomma che rappresenta la fonte maggiore di impatto ambientale. Di fronte a questa sfida, l’indagine rileva un forte interesse, sia a livello europeo che nazionale, a promuovere pratiche più efficienti e sostenibili in termini ambientali, sociali ed economici nel settore dei trasporti.

In conclusione

L’indagine sull’autotrasporto conto terzi nel 2023 evidenzia l’importanza strategica di un sistema logistico efficiente per l’economia italiana. Sottolinea come l’incremento dei ricavi non corrisponda automaticamente a un aumento dei veicoli ma piuttosto ad una gestione più efficiente. Propone l’adozione di un Codice dei trasporti per migliorare la trasparenza e le dinamiche di mercato, affrontando le problematiche della subvezione e l’inadeguata regolamentazione che impedisce un’evoluzione sostenibile ed efficiente del settore, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e del PNRR.

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