Dicembre 13, 2022

Come rinnovare i mezzi dell’autotrasporto in ottica di sostenibilità

L’autotrasporto su gomma è lo scheletro che permette la movimentazione delle merci necessarie per tutte le attività economiche, ma inevitabilmente è anche connesso al tema delle emissioni di CO2 e della sostenibilità ambientale.

Nel corso degli anni sono state progettate e implementate diverse soluzioni per introdurre forme di alimentazione alternativa per abbattere la produzione di gas serra dovuta agli intensi flussi di merci che ogni giorno vengono spostati sulle strade di tutta Italia ed Europa.

Non si tratta però di un lavoro facile, significa effettuare un intervento profondo su un parco mezzi particolarmente vasto e diversificato che in Italia ha un’età media di 14 anni, cioè con tecnologie ben diverse da quelle che vengono utilizzate oggi per minimizzare l’impatto ambientale, e che quindi richiede un investimento particolarmente significativo per l’adeguamento agli standard odierni.

Nonostante la difficoltà di questa sfida, il comparto è pronto e volenteroso, tant’è che le rappresentanze dell’autotrasporto e della filiera industriale e commerciale automotive (ANFIA, ANITA, FEDERAUTO, UNATRAS e UNRAE) stanno facendosi sentire per la creazione di un piano strategico per la decarbonizzazione del trasporto merci su gomma.

autotrasporto merci sostenibile
 

Si tratta di un obiettivo ambizioso, che va conciliato con la sua fattibilità e la sua sostenibilità dal punto di vista economico per un Paese che, come molti altri, sta affrontando diverse difficoltà legate a crisi energetica e inflazione.

I rappresentanti delle imprese dell’autotrasporto conto terzi credono che la modernizzazione del parco mezzi e la conseguente riduzione delle emissioni permetterebbero al comparto italiano di essere sempre più competitivo oltre che sostenibile.

Per pianificare questa operazione è necessario avere un quadro completo dei mezzi circolanti, cosa che le rappresentanze sono state in grado di fornire, abbinandolo a una stima degli investimenti richiesti, 250 milioni di euro all’anno dal 2023 al 2026 per rendere i veicoli più ecosostenibili, e a un documento di proposte per organizzare quest’importante transizione.

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