Coronavirus: le manovre europee per l’autotrasporto
La graduale riapertura delle attività produttive nel corso della cosiddetta Fase 2 offre sicuramente una boccata di ossigeno per molte imprese italiane, in particolar modo per i trasporti per conto terzi.
In queste settimane, il settore dell’autotrasporto ha fatto fronte a momenti di crisi, continuando a garantire i propri servizi nonostante l’emergenza sanitaria ed economica.
L’aumento dei flussi di materie prime, semi-lavorati e prodotti finiti tra fornitori, poli industriali, terminal intermodali e distributori finali permette di rimettere in strada numerosi mezzi, che erano rimasti fermi a causa della domanda ridotta.
Al contempo, il settore dell’autotrasporto ha ricevuto un ulteriore incoraggiamento dall’Unione Europea.
Sui banchi della Commissione europea, infatti, ci sono una serie di proposte per sostenere il trasporto merci nel corso dell’emergenza coronavirus, creando un fronte normativo unificato in tutta la comunità europea.
I punti principali sono:
- Estensione dei certificati di qualificazione e delle patenti di guida dei conducenti: i documenti che scadono tra il 10 marzo e il 31 agosto del 2020 vengono prorogati per sei mesi senza dover avviare la procedura di rinnovo;
- Rinvio dei controlli tecnici: i veicoli possono liberamente circolare anche se non è stata effettuata l’ispezione del tachigrafo e i controlli tecnici secondo quanto previsto dalle normative, a condizione che vengano comunque svolti entro sei mesi dalla data originaria;
- Estensione dei documenti per il trasporto internazionale: similmente alle qualificazioni del conducente, viene prorogata la validità degli attestati di assunzione o di impiego temporaneo per l’operazione di trasporto in oggetto.
Queste misure sono state pensate tenendo conto delle difficoltà delle imprese, così da alleggerire i loro oneri economici, amministrativi e burocratici, e della chiusura (o attività ridotta) dei soggetti responsabili di questi rinnovi, come per esempio la motorizzazione civile.
Provvedimenti simili erano già stati adottati in Italia, ma l’intervento della Commissione europea ha permesso di unificare le normative garantendo maggiore sicurezza per le imprese: prima, i conducenti con documenti scaduti, ma validi in Italia, potevano incorrere in sanzioni una volta varcato il confine.
Adottando queste norme, l’Unione Europea potrà dare maggiore respiro alle imprese impegnate nei trasporti internazionali e permettere loro di riacquisire slancio in un momento cruciale per la loro ripresa e il ritorno alla normalità.
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