Febbraio 3, 2020

L’accordo sull’autotrasporto dell’Unione Europea

A fine 2019 la Commissione Europea ha approvato il testo provvisorio per il pacchetto di mobilità, un insieme di norme e provvedimenti per riformare il trasporto di merci su gomma in ottica di una maggiore sicurezza, etica del lavoro e competitività.

Questo primo via libera dovrà essere seguito anche da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo, tenendo a mente che alcuni Paesi hanno già chiaramente dichiarato il loro disaccordo su alcuni aspetti.

Vediamo i principali punti di questo pacchetto mobilità.

Tempi di guida

Rimane a 90 ore il limite massimo di ore di guida su due settimane consecutive, pur indicando prolungamenti in casi eccezionali (per il tempo necessario al ritorno in sede, per esempio) e incoraggiando la flessibilità nell’organizzazione degli orari per consentire ai conducenti di passare più tempo a casa.

Tempi di riposo

Le 45 ore consecutive di riposo settimanale per gli autisti devono essere trascorse fuori dal veicolo, con l’eventuale alloggio pagato dall’impresa. In caso di trasporto internazionale, i conducenti potranno svolgere al massimo due periodi di riposo di 24 ore fuori dal Paese di origine, a cui dovranno per forza seguire le 45 ore consecutive regolari nel corso della terza settimana; una volta ogni quattro settimana dovranno poi ritornare nella loro nazione di residenza.

Cabotaggio

Una volta che si effettua un’operazione di un trasporto in un Paese estero se ne potranno svolgere al massimo altre due in una settimana prima di dover abbandonare i confini; aggiuntivamente, lo stesso mezzo non potrà rientrare nella stessa nazione per quattro giorni dall’ultima operazione (periodo di cooldown) e dovrà ritornare una volta ogni otto settimane nello Stato di immatricolazione.

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L’intento di queste norme è di tutelare i mercati nazionali dalla concorrenza straniera, tuttavia l’introduzione del periodo di cooldown ha trovato l’opposizione del Belgio, che sostiene sia una misura favorevole solo per i Paesi più grandi, come Francia e Germania.

Distacco internazionale

L’autista che sta svolgendo operazioni di cabotaggio dovrà essere ricompensato secondo gli standard della nazione in cui sta operando, pur con alcune deroghe, come nel caso del trasporto bilaterale e del transito. Assieme alle norme del cabotaggio, il distacco internazionale mira a contrastare una concorrenza sleale che sfrutta le differenze nel costo del lavoro e nelle norme tra Stato e Stato.

Monitoraggio transfrontaliero

Il pacchetto mobilità punta a modernizzare la condivisione delle informazioni tra Stati membri, così da garantire il rispetto dei punti precedenti in materia di trasporto internazionale.

Parcheggi designati

L’Unione Europea mira a istituire aree di parcheggio sicure e protette, creando un sistema per certificarle e indicarle agli autisti.

Strumenti di tutela

Tutti i mezzi adibiti al trasporto internazionale dovranno essere dotati del tachigrafo intelligente entro il 2025 (entro il 2026 quelli con massa complessiva tra 2,5 e 3,5 tonnellate) così da monitorare tutte le operazioni e garantire il rispetto delle norme indicate dal pacchetto mobilità.

Sanzioni

Le imprese ree di violazioni sul cabotaggio e sul distacco potranno perdere l’autorizzazione all’autotrasporto internazionale, oltre a subire sanzioni economiche.

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